lunedì 23 aprile 2018

Il Sogno di Ester "fantasmi a Roma" presentazione



Anche quella notte Esther sognò suo fratello che le sorrideva, mentre la ragazza che era con lui continuava a ripetere uno strano invito. Al risveglio non ricordava il suo volto, ma ricordava benissimo le sue parole: “Cerca il tempio circolare, recati lì, sì, al tempio circolare…”
— Ma mio fratello cos’ha a che fare con quella ragazza? — continuava a rimuginare Ester. — E poi cosa vuol dire tempio circolare?
La mattina successiva a lezione, la professoressa Bruni, docente di Storia dell’Arte alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “San Domenico”, si era soffermata sul legame tra gli artisti e le figure femminili da loro immortalate.


Sul monitor dell’aula magna dell’Istituto, accessoriata con strumenti multimediali che rendevano più stimolante la lezione, era poi apparso il volto di una ragazza, raffigurata con un turbante bianco in testa e sulle spalle un fastoso mantello.

Esther doveva già aver visto da qualche parte quel volto da cui si sentiva quasi ipnotizzata, quello sguardo triste sembrava volerle dire qualcosa.

Il nostro Tour inizia nella sede dell’Istituto con ordinamento universitario  SSML "San Domenico". Esther frequentava il corso di Italian Art and Culture con particolare attenzione all'  Arte, Storia  e tecniche Multimediali per la regia e la sceneggiatura di documentari e docudrama ambientati a Roma.Era una studentessa americana di origini italiane ed aveva subito una grave perdita in famiglia.La sua storia ha qualcosa in comune con l’11 settembre…….
(Continua)


venerdì 22 agosto 2014

La sfida dell’ Istituto universitario SSML San Domenico per attirare studenti stranieri : Learn Italian Style

Immagina la tua vita con prospettive migliori e il tuo futuro pieno di opportunità lavorative . Immagina di  poter studiare in un luogo accogliente, dove trovi strutture  di qualità elevata,la grande bellezza di Roma e  bellezze naturali, diversità culturali, in un mondo ricco di cultura e fascino artistico storico unico alaì mondo.
CLIU
http://www.ssmlsandomenico.it
Vogliamo invitare gli studenti a interpretare e sognare quello che potranno fare della loro vita.
Perché gli studenti che vengono da fuori sono una miniera d’oro: capitale umano da coltivare per dare una spinta all’economia, testimonial dell’eccellenza dell’istruzione di un Paese.

martedì 20 maggio 2014

Università e sport :la SSML San Domenico il campus internazionale si apre allo sport in maniera innovativa come un vero campus americano

Università e sport : SSML San Domenico il campus internazionale si apre allo sport in maniera innovativa come un vero campus americano



La  SSML  San Domenico è un istituto universitario per le professioni e la  ricerca  che prepara i propri studenti   al management per lo sviluppo del territorio, con un alto profilo nazionale ed internazionale, attraverso la creazione e il trasferimento di conoscenze e competenze  nel campo delle  culture linguistiche , delle scienze  sociali ed ambientali, e delle professioni .



Grazie alla collaborazione con Astrambiente la SSML San Domenico ha deciso di inserire lo sport all'interno dell'istituto universitario e fare di esso un attivià da accompagnare per tutto il percorso di formazione universitaria.

www.ssmlsandomenico.it

sabato 25 gennaio 2014

La Grande Bellezza di Roma





Nel neorealismo  il cinema ci ha mostrato tutto di questa città meravigliosa a piedi e in vespa,  ma il film di Sorrentino ha il merito di mostrare  i luoghi meno consueti oltre a quelli visitati ogni anno da migliaia di turisti, come il Colosseo e  la Basilica di San Pietro.  La magia del cinema ci  mostra in un quadro esotico ed incantato ciò che in realtà conosciamo bene ed abbiamo  visto mille volte. Quante volte siamo andati a correre nel Parco degli Acquedotti eppure nel grande schermo questo luogo sembra incantato, magico.



Il parco degli Acquedotti
  Nel film l'attrice Anita Kravos si lancia contro un muro, durante una performance teatrale. Il muro è quello dell'Acquedotto Claudio, uno dei sette che rifornivano di acqua l'antica Roma. Si trova nel VII Municipio di Roma, all'interno del Parco degli acquedotti ; l'ingresso di via Lemonia è a breve distanza dalla fermate Subaugusta e Giulio Agricola della linea A della metropolitana.


venerdì 27 dicembre 2013

Gli Scritti Etruschi Sono Andati Persi: Tages e Tarkun e la Madre Terra

Gli scritti etruschi,molto diffusi e apprezzati, purtroppo sono tutti andati persi, tra incendi di biblioteche e censure inquisitorie. Chissà se  qualche antico scritto  nascosto in qualche collezione privata, o negli archivi vaticani potrà mai svelarci i segreti di un popolo così misterioso.


Un solo grande mito etrusco è giunto  integro ai nostri giorni: il mito di Tages (Tagete). Un bambino  super-sapiente, Tages nasce da un solco d’aratro, tracciato da Tarkun (Tarquinio), il mitico fondatore di Tarquinia. Non appena Tages comincia a parlare, accorrono i Lucumoni , i sacerdoti etruschi, per trascrivere le parole del “genio della terra” .Nato dalla Madre Terra, come il suo omologo Erictonio (il serpente era il simbolo della dea della terra), Tages probabilmente dettò nei suoi libri sacri, i libri Tagetici, temi relativi al mondo del quale era l’araldo, il mondo sotterraneo e terrestre. Per questo i libri furono anche detti “Acherontici”, in riferimento al fiume infero che conduceva nel mondo sotterraneo degli dei della terra: Aita e Phersipnai. Parole che andranno a costituire i “Libri Tagetici” o “Acherontici” , andati purtroppo perduti.


domenica 19 maggio 2013

I Luoghi del Neorealismo : Rossellini, Fellini e l'Osteria dei Fretelli Menghi


Roma  desiderava con tutte le sue forze tornare a vivere, dopo la miseria e la paura della guerra appena finita. Comincia infatti un decennio straordinario, che va dalla ricostruzione alla vigilia del boom economico, culminando con l' avvento della Dolce Vita. 

Gli artisti si ritrovano nello studio di Guttuso a via Margutta e in quello di Carlo Levi a Villa Strohl-fern. Ma si incontrano anche nei caffè e nelle trattorie: tra le più frequentate, quella dei fratelli Menghi, che al momento del conto accettano quadri al posto dei soldi. Dopo cena, molti si trascinano fino all' alba tra i tavoli del bar Luxor, che si appresta a diventare il bar Canova, ma per il momento è ancora soprannominato l' «obitorio», per il suo squallore. Sull' altro lato della piazza, il bar Rosati, con i bei banconi di mogano. Il perimetro degli incontri è tutto compreso tra piazza di Spagna,  via Margutta e via Ripetta.

In via Flaminia 57,  ora c’è il  Caffè dei Pittori con una sala interna e una saletta esterna , molto frequentato dai ragazzi della  Facoltà di Architettura e Scuola Per Mediatori Linguistici " Gregorio VII". In questi locali c’è stata per decenni l’Osteria dei Pittori, un posto magico, frequentato nel dopoguerra da tutti i giovani talenti dell'arte astratta e d'avanguardia presenti a Roma.

Nella Osteria dei Pittori si parlava di arte e, dopo pittori, poeti e artisti di strada, anche i giovani cineasti incominciano a frequentare il locale: Mario Monicelli, Giuliano Montaldo, Rodolfo Sonego, Ugo Pirro, Franco Solinas, Giuseppe De Santis, Elio Petri, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Giuseppe Patroni Griffi, tutti rigorosamente senza una lira.“I fratelli Menghi erano dei veri mecenati” ricorda Magni “ed il cinema italiano migliore, così come anche la pittura e la poesia, deve anche qualcosa a loro, anzi moltissimo, proprio per il modo che avevano di trattenere gli artisti a Roma”.

  I frequentatori principali erano per esempio : Anna Magnani, Federico Fellini, Ivo Perilli, Roberto Rossellini ma anche scrittori come Italo Calvino  che  dedicò l'opera "Il Barone Rampante"  ad una delle storie ascoltate presso l'Osteria Dei Fratelli Menghi. L'osteria non era solo un luogo per mangiare o bere ma un luogo  di cultura, dove poter ascoltare discorsi di ogni genere dalle menti  e dagli artisti più importanti degli anni '50.

Ugo Pirro così racconta " Facevo il giornalista. Vivevo fra i pittori, mangiavo a credito mattina e sera in una trattoria in via Flaminia, dai fratelli Menghi, due veri mecenati. Mafai, Consagra, Turcato, Omiccioli, Leoncillo, Mazzacurati, Cascella, Accardi, Corpora erano fra i più assidui. Ma vi andavano anche dei giovani che volevano fare il cinema: Gillo Pontecorvo, Franco Solinas, Sonego, Glauco Pellegrini. C’era anche gente che il cinema lo faceva da anni, come Ivo Perilli, Folco Lulli e altri. Da Menghi cominciò nel ’48 e durò una decina di anni. I fratelli Menghi facevano credito anche agli attori di teatro, anche agli artisti che venivano da Milano, da Venezia. Vi capitavano anche stranieri che arrivano a Roma attratti dal nostro cinema. In quegli anni persino Gabriel Marquez studiava cinema a Roma. Io venivo dalla provincia, aprivo gli occhi su tante cose. Imparavo. Si discuteva anche di cinema."

 Anche il grande Scultore marchigiano Pericle Fazzini  che nizia la propria formazione nella bottega del padre Vittorio, falegname è un frequentatore  dell'Osteria . Grazie all'aiuto del poeta Mario Rivosecchi nel 1930 si trasferisce a Roma dove studia alla Scuola libera del nudo e frequenta la trattoria Fratelli Menghi. Anche Pasolini da poco giunto nella capitale mangiava a credito presso l’osteria dei Fratelli Menghi sulla via Flaminia, scrivere e disegnare sulla tovaglia era diventato un vezzo dei tempi. A Roma di notte sembrava di sentir ruggire i leoni mentre artisti e scrittori passeggiavano in una deserta Piazza del Popolo, fermandosi al Caffè Rosati senza poter consumare. “Opere e personalità prendevano corpo tra gli stenti”.