lunedì 15 novembre 2010

Il Mito della Fondazione di Roma: La città destinata dagli Dei a gorvernare il mondo e le costellazioni

Già all'inizio dell'impero gli scrittori vedevano la scelta del posto dove Roma è stata fondata come eccezionale. Vitruvio scrisse :" La mente divina collocò la città del popolo romano in una egregia e temperata regione,affinchè conquistasse l'impero del mondo" e Tito Livio: "Non senza ragione gli dei e gli uomini scelsero questo luogo per la fondazione della città: colli saluberrimi,un fiume comodo per trasportare le messi dai luoghi mediterranei e per ricevere i commerci marittimi, il mare vicino per ogni vantaggio, ma non esposto per troppa vicinanza ai pericoli delle flotte straniere. Una regione centrale del'Italia, un luogo unico per lo sviluppo di una città".

E Cicerone : " Mi sembra che Romolo già devinasse che questa città avrebbe un giorno dato la sede al sommo imperio...E scelse un luogo ricco di fonti e salubre in mezzo a una regione malsana; vi sono colli che sono ventilati...

Secondo la leggenda Roma sarebbe stata fondata da Romolo e Remo il 21 aprile del 753 a.C. sul Palatino. La mitica cerimonia di fondazione sarebbe avvenuta secondo il rituale etrusco. Romolo,insieme sovrano e pontefice, avrebbe tracciato con l'arato nelle viscere della Terra-Madre il recinto sacro del primo insediamento che molti ritenevano quadrato, mentre Varrone e Plutarco lo descrivono circolare come il " Tempio" celeste.

Forse il mistero può essere risolto con la "quadratura del cerchio" con il disegno di un cerchio che contiene la città "quadriripartita" secondo i quattro punti cardinali che disegnano i due assi maggiori della città antica da nord a sud il cardine o asse dell'universo che congiunge i due poli artico e antartico; da est a ovest il "decumanis maximus" riferito al numero magico 10 o 12.


In quanto recinto "Templum", la città è un riflesso del " Templum celeste" e quindi l'Urbe si identifica simbolicamente con l'Orbe, orbis (cerchio o globo terrestre).

Il cerchio di Fondazione coincide quindi con la congiunzione del Cielo con la Terra.

L'aratura rappresenta l'unione sacra fra terra e cielo: il Mundis di Cerere.
La fossa era anche un tramite verso il mondo sotterraneo e sorgente di fecondità .Proprio davanti al Tempio  di Apollo sul Palatino vi era la cosidetta "Roma quadrata. Quì vi era la porta di ingresso al regno degli inferi, il "mundus" primitivo. Con la crescita della città il "mundus" venne trasferito presso il Foro Romano in corrispondenza del "Lapis Niger" la pietra nera che rappresenta la "Tomba" o santuario di Romolo. Quì artefici etruschi avevano scavato una fossa sferica consacrata ai Mani.

domenica 7 novembre 2010

Dalla Fondazione di Troia alla Fondazione di Roma


 Si ipotizza che la città di Troia originariamente si chiamasse Dardania e fosse stata fondata dall'eroe Dardano.Secondo alcuni questo era nato in Etruria e perciò il successivo viaggio di Enea dalle rovine di Troia verso l'Italia altro non fu che un ritorno ai luoghi d'origine.
La quarta età dell'uomo, secondo lo schema proposto da Esiodo è chiamata età degli eroi e finisce con la guerra di Troia, quando Greci e Troiani,massacrandosi reciprocamente, risolsero in modo piuttosto drastico i problemi demografici dell'epoca e consegnarono il mondo alla quinta stirpe degli uomini.
Gli eroi costituiscono una categoria a sè nell'universo mitologico greco e romano. Sono considerati esseri semidivini,intermediari fra uomini e dei. Eroe può essere un semidio, una divinità locale, un uomo di illustri natali che si distingue per coraggio ed intelligenza.Di solito è invincibile, anzi quasi invincibile.


Il Mito

Per celebrare le nozze di Teti e Peleo, gli dei organizzarono un grandioso banchetto di nozze funestato però dal pomo della discordia lanciato da Eris. Zeus decide di lasciare il compito di giudicare chi è la più bella delle divinità tra Atena, Afrodite ed Era ad un Mortale: il bel Paride.
Tutte e tre le divinità cercano di corrompere il pastore. La mela d'oro simbolo per eccellenza dei desideri terrestri finirà nelle mani di Afrodite.

La storia del giudizio di Paride ha avuto una parte consistente non solo nelle arti figurative di tutti i tempi, ma anche nel mondo incantato delle favole.Il pomo gettato da Eris, la dea della discordia, nel bel mezzo dei festeggiamenti per le nozze di Teti e Peleo ha un'analogia con la maledizione della fata cattiva ( la tredicesima secondo i fratelli Grimm) che non era stata invitata al battesimo di Rosaspina nella "Bella Addormentata".

Venere è l'equivalente di Afrodite, dea della bellezza e dell'Amore.
Roma-Amor sotto il segno di Venere.

Porta del Popolo ,Bernini and the eight-point star symbolism


The monumental gate was erected by Vignola in 1561 and bears the coat of arms of Pope Pius IV. It is said that Vignola worked on an original design by Michelangelo. Gian Lorenzo Bernini designed the six mountains and the star above the coat of arms in 1655  that are part of the decoration of the inner gate. They were designed  to celebrate the arrival of Queen Christina of Sweden. The statues of St. Peter and St. Paul by Francesco Mochi were added in 1658. Behind the gate one of the most spectacular views of Rome, Piazza del Popolo.



Queen Christina of Sweden embraced the Catholic faith and this event led to the belief that other kings or queens might follow her example. For her arrival in Rome in 1655 Alexander VII had Bernini to decorate the inner side of Porta del Popolo. "Felici Faustoque Evento" (to the happy and propitious event) one can read in memory of her entrance.

The heraldic symbols of Pope Alexander VII can also be seen on the dome of the Chigi Chapel in S. Maria del Popolo; the chapel gained a wide fame in recent years because novelist Dan Brown set episodes of his novel Angels and Demons there .


Universal Symbolism
The eight-point star  appears in cultures around the globe. It can be found on national flags and in religious iconography. It carries various meaning associated with each culture that utilizes it. Eight is an important number in terms of realizing balance, and although it isn’t always illustrated by a star, it appears in the eight-paths in the way of Buddah and eight immortals in Chinesse tradition. Its universal symbolism is one of balance, harmony, and cosmic order. Its pattern is associated early astronomy, religion, and mysticism. It is symbolic of both stars and humanity’s earliest attempts to understand and communicate the order and unity inherent in Creation, nature’s rule.
Astrological Origins
The roots of the eight-point star symbol are in early astronomy. The eight lines are symbolic of the four corners of space (north, south, east, and west) and time (two solstices and two equinoxes.


An Italian nobleman named Pietro della Valle discovered the use of an eight-point star as a seal in the ruins of the ancient city of Ur (~2000BC), Tell al Muqayyar, in the mid-seventeenth century. He wrote “I found on the ground some pieces of black Marble…which seem to be a kind of Seal like what the Orientals use at this day: for their Seals are only letters or written words…Amongst the other letters I discovered in a short time was…a star of eight points…”
Abraham, the shared prophet of the monotheistic religions (Judaism, Christianity, and Islam) lived in the Sumerian city of Ur. Excavations from Ur reveal early use of the eight point star, often in the form of an eight petal rosette used in jewelry or metalwork decoratation.



The Sumerians used an arrangement of lines as a symbol for both star and God. The linear eight-point star represented the goddess Inanna, Sumerian queen of the heavens and Ishtar (Astarte), the Babylonian goddess known as “The Lightbringer.” An eight-point star enclosed within a circle was the symbol for the sun god. The “Babylonian star-cult is the core and the archetype of subsequent astrology.”  The Greeks recognized Venus as the morning and evening star is 400 BC, 1,500 years after Sumerians.

Venus is the morning star and the evening star: because it can be observed more clearly and longer than any other star, she could serve as guide, as point of orientation.The first star to be seen when the Moon shines, and the last star to remain visible when the Sun starts shining.Venus also has to do with traditions about their own origins: according to certain Essene traditions the Essenes came from Venus.  

"In oggi questa è la Porta principale di Roma, non solamente perchè tra tutte le altre è la più magnifica, ma ancora perchè la maggior parte delle nazioni entra per essa, e per essa fanno l'ingresso pubblico gli Ambasciatori, e Cardinali quando vengono la prima volta in Roma, ed ancora i Re, e Regine, l'ultima delle quali fu Cristina Regina di Svezia in tempo di Alessandro VII. Chiamossi anticamente questa porta col medesimo nome della via Flaminia; ora però prende il nome dalla chiesa, che le sta accanto, o secondo altri da' pioppi del mausoleo di Augusto, che fin quì si distendevano, che populi diconsi in latino.
Tutto quel vasto sito, che da una parte è circondato da monti, e dall'altra dal Tevere, dicevasi anticamente Campo Marzio, perchè da Romolo dedicato a Marte, affinchè in esso si esercitasse la gioventù nell'arte militare, ed ancora per tenervi i comizi nell'elezione de' Magistrati; e però non era lecito ad alcuno abitarvi: vi furono bensì eretti fabbriche pubbliche molto magnifiche, cioè Circi, Naumachie, Teatri, Archi trionfali, Obelischi, Tempj, Portici, e Statue di uomini illustri senza numero: onde Aureliano, per non lasciar tante magnificenze esposte agl'insulti de' nemici, le incluse entro Roma, con distendere fin a quella parte le mura della Città. Fu rinnovata questa Porta per ordine di Pio IV. da Giacomo Barozio, ma con disegno del Buonarroti, e poi vi furono poste le due statue di s. Pietro, e di s. Paolo fatte dal Mochi; l'architettura però della parte dentro la Città è del Cav. Bernini."