sabato 13 aprile 2013

Roma Citta' Aperta Ieri ed Oggi


 Roma città aperta di Roberto Rosellini è uno dei capolavori del cinema italiano .



Roma Città Aperta  con Anna Magnani e Aldo Fabrizi; numerose scene vennero girate al Pigneto: nel cortile della parrocchia di Sant'Elena di cui era parroco Aldo Fabrizi, sulla circonvallazione Casilina dove era la base partigiana, a via Raimondo Montecuccoli, dove nell'ultimo palazzo prima della ferrovia abitava la protagonista Pina (Anna Magnani) e in cui venne girata la celebre scena finale in cui questa viene uccisa.

 
 C’è ancora quella corsa nell’aria. quel “Francesco” urlato con il corpo e con la gola.
Qui è stata girata la scena più famosa del cinema italiano e nessuno lo sa.
Via Raimondo Montecuccoli dovrebbe essere meta di pellegrinaggio, di tour, di devozione pura.
Invece c’è solo un vuoto che ti blocca il cuore.

La chiesa di Sant'Elena Fuori Porta Maggiore, dedicata alla madre di Costantino, si trova lungo la Via Casilina, la sua costruzione è stata eseguita tra il 1913 e il 1916 per volontà di Papa Pio X, su progetto di Giuseppe Palombi. 

 Il film fu girato nel 1945, a guerra appena finita, quando Rossellini, con pellicole scadute ed un set di fortuna, girò questo capolavoro del neorealismo italiano. Il personaggio di don Pietro si ispirò alle figure di don Luigi Morosini e don Pietro Pappagallo, entrambi impegnati nel fornire aiuto ai perseguitati del nazi-fascismo, mentre quello di Pina a Teresa Gullace, uccisa da un colpo di pistola di un soldato tedesco mentre tentava di parlare al marito prigioniero. Il titolo del film, Roma Città Aperta, fa riferimento alla designazione che si dava in tempo di guerra alle città che non potevano essere bombardate al fine di conservarne il patrimonio artistico e monumentale in esse contenuto.




  

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